mercoledì 12 dicembre 2007

dada-re

battono, battono, battono. stanno distruggendo un palazzo o quasi, ed è come se mi stessero rodendo la testa. la mattina è sempre meravigliosa, anche perché il clima in questa città è magico. No, così non va, smebra che non sia mia, che non è di nessuno poi.
Comunque la mattina, un po' tarda per quanto mi riguarda, salto sull'autobus godendomi tutto. la luce infernale sui vetri, il verde smetraldo delle fronde sopravvissute, il celeste sbiancato, ma tutto ha un'aria nuova, nuovamente nuova.
le persone, persone straniere, giovani universitari, badanti, anziani, io siamo tutti tondi in viso o lo crediamo. amo leggere e ascoltare la musica, anzi o l'uno o l'altro. insieme ho deciso di no, perchè non mi concentro più, come una volta.
starmene sull'ultimo sedile, in fondo quelli un po' rialzati così da avere la vsuale totale e affondare in zoomate vesro destra o verso sinsitra (soprattutto in caso di salita rapida del controllore).
mi piacciono i musicisti che salgono e suonano. a volte non capisco perché lo fanno.
a uno al quale ho dato 40 centesimi mi ha detto che potevano essere porta fortuna, cioé suonava per piacere. ed era bravo. e non era italiano.
dio come mi sento marginale in questo senso. loro sono al centro dell'universo. piccole vite lunghissime, quelli anziani soprattutto, che mi chiedo cosa metterò io nella mia vita, se questi ci hanno già messo tutto. amore, lavoro, figli, malattie, dolori, incidenti, sveglie presto, viaggi, macchine, case, libri.
cosa ho da dare?

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