giovedì 4 settembre 2008

mamma orsa

c'è un albero verde, come soffiato a matita in mezzo a un campo sterminato di terra battuta. a fianco la foresta ancora vergine, forse già contaminata.
abbiamo visto birdwacthers ieri sera. messa in scena fredda che lascia trapelare l'idea del regista colto che cerca la giusta inquadratura, dietro l'obiettivo. buono il finale. credo nei suicidi mancati per volontà. ci credo fermamente, e non per una visione vitalistica o religiosa della vita. ma come fortuna del momento, determinazione dle momento.
ieri sera ho pianto. da tanti giorni non mi capitava. vedendo papà, carezzando il suo viso, guardando quei suoi occhi dolcissimi muti di un qualcosa di impossibile da capire, ho pianto. e avrei voluta essere stretta. ma so che non è giusto. avrei voluto essere stretta dall'umanità intera. ma siamo soli. sola mia madre, sola mia sorella. sola io eppure non sembra. sola nonostante un amore grande.
è tutto così reale, è tutto così immutabile, nonostante il mio voler desiderare infinitamente.
esprimo ancora, coem quando ero bambina, pensieri, seprando che la forza della mia mente possa qualcosa. cos'è questa ingannevolezza?
Perchè pensiamo di avere il diritto di agitare l'aria come sciamani? di correre con le mani nel vento, chiudere gli occhi e dire ti prego?

oggi ho pulito la cucina, preprato nuovi spazi vuoti da riempire. sto facendo mamma orsa, lo so. ma anche quasto sono io.

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