mercoledì 3 settembre 2008

aria

dei sogni ultimi. papà si sveglia ci aspetta con gli occhi aperti, anche se non so cosa dice, a me a ale a mamma. aspettiamo gio per fargli una sorpresa.
poi una situazione tipo strada via veneto-centro di londra, di ambasciate e finanza, un appartamento con dei giovani colti, un uomo maturo alla humbert humbert che legge un libro bellissimo, anche se non ricordo se di poesia, narrativa, canzoni. e cerca di sedurmi, mi seduce. ci sono dei cecchini in strada, ma non siamo in guerra, ci accovacciamo per terra, cerchiamo di stare immobili per correre nella casa, dove c'è qualcosa da decidere, credo.

quando penso a te, è il risucchio di un vuoto improvviso. mi manca l'aria di colpo.

è una bella giornata, calda. prepariamo le cose per tornare, per un poco. ho un mese di tempo. farò delle cose, tante cose. ma vorrei fare cose utili? giuste? certamente non moralmente, eticamente. intendo adeguate ala necessità. ma la necessità di cosa non lo so. è assurdo. tutti ti dicono cosa fare correttamente in questo tempo, ma nulla è legato a quello che in fndo andrebbe davvero fatto.

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