lunedì 7 gennaio 2008

eternauta

non so cosa sia l’eternità
io mi infilo sotto un dito d’acqua e credo di essere la prima
invece a parlare è sempre qualcuno senza voce, o in asincrono,
il fantoccio bruno sul sedile del bus che guarda un poco la signora, il signore, il bambino, il migliore.
c’è già la neve dentro il tetto biancoguardare il soffitto non è mai stato arduo
ma solo il cielo ricorda davvero è paglia viola e html dentro la fila di macchine belle
quando cammino e inciampo su terra odore di mele, cacao, fili di guerra.
Aleppo è la città più dolce mandorle liquide occhi di donna
tu siedi al banco del fuoco, hai tanti anni e vivi di pacchi di carta, spago e sonagli.
fra pochi istanti si chiude la trasmissione cerco uno schermo bianco
pura visione

Nessun commento: